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Poesie


Essere ogni cosa

L'organza rossastra dell’alba avvolge ogni cosa mentre la moltitudine che compone il mio essere si fonde e ricordo di esistere.…. per un istante tutto vive del solo attimo.
Ora posso essere ogni cosa e ogni cosa può essere me.
Sono terra, cielo e mare.
Sono rugiada che brilla, sono tetti che fumano.
Sono erba bagnata e profumo di terra.
Sono nuvole sottili e fremiti di freddo.
Sono foglie che danzano e occhi che si schiudono.
Sono luna fantasma e le ultime stelle.
Sono sole, colline e un vasto orizzonte.
Sono folate di brezza e lumi che si smorzano.
Sono il peso del mio corpo e i vestiti che indosso.
Sono i campi di grano e l’odore dell’uva.
Sono un battito d’ali, un gatto che scruta e un cane a ciambella.
Sono un respiro profondo e il fruscio delle narici.
Sono il tepore delle tasche e il naso gelato.
Sono ombre che si allungano e riflessi che si accendono.
Sono io.
Un pensiero, un’associazione e quell’attimo è svanito… ho smarrito il presente… ho perduto il mio io.
All’interno siamo in troppi e nessuno tace, chi prima, chi dopo, non più ora, non più adesso.
Non ricordo il percorso e il sole è già alto… ma dove sono stato per tutto questo tempo? Chi di me ha vissuto?
Ricordo solo quell’attimo dove potevo essere ogni cosa e ogni cosa poteva essere me.

Strani Pensieri

Parole, rumori, echeggiano come martelli di gomma che picchiano in un muro di pensieri ovattati. 
Queste nostre vite sciupate e private di qualsiasi verità, riflettono spettri di umanità in questo fangoso mondo. 
Dove sono finiti gli Uomini!? 
Come se le nostre anime rimanessero sospese nel vuoto, senza poterle toccare.
Come se, intorpidite da un lungo letargo, restassero pigramente accovacciate appena sopra le nostre teste. 
Ma che importa! Ora rimango qui ad osservare questo panorama gonfio di cielo, dove ogni orizzonte sembra svanire. Rimango qui, dentro me stesso e non rimane più nulla. 
Niente più terra, niente più mare, solo nuvole che fuggono da una luna dorata… una luna bambina aggrappata a neri seni. Ogni cosa impallidisce e un popolo di ombre sembra strisciare al suolo. 
Un vasto soffitto di stelle sovrasta infinite situazioni di vita che si susseguono, s’intrecciano, si assomigliano, ma senza nessuna consapevolezza. 
Ma cos’è stata la mia vita!? Quanta intensità? Quanta passione? Quanto coraggio? Nulla o poco di tutto ciò, solo un sogno pilotato dagli eventi… solo forma e poca sostanza. Dio se avessi voluto e saputo svegliarmi! 
Sono stati talmente rari i momenti reali da farmi pensare che se solo potessi ricordare il momento della mia nascita, alla fine di questa vita, mi sembrerebbe di essere appena nato. 
Siamo gomitoli di vita che si sciolgono velocemente creando fitti garbugli di emozioni confuse e false ideologie. 
Un uomo sogna prima di morire nel sonno? E cosa sogna? Un sentimento infinito o solamente vuoto assoluto?