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venerdì 25 gennaio 2013

Adesso è la Svizzera che vuole il suo oro indietro


Banche Cronaca Economia
Tra non molto il Parlamento sara' spinto a indire un referendum per il rimpatrio di 1.074 tonnellate di riserve auree depositate all'estero. L'iniziativa non piacera' al cartello delle banche.

Quanto alla quantita' potenziale di oro da rimpatriare, si parla di 1.040 tonnellate.
Dopo l'annuncio della scorsa settimana della Bundesbank, che ha deciso di rimpatriare 674 tonnellate di oro da Parigi e New York nei prossimi 7 anni, era facile immaginare l'inizio di un trend e lo scatenarsi di una valanga di richieste di rimpatri a Bank Of England e Fed di New York.

La prossima in fila potrebbe essere la Svizzera. L'iniziativa per assicurare le riserve auree della banca nazionale elvetica (SNB), lanciata a marzo dell'anno scorso da quattro membri del Parlamento, ha gia' raccolto 90.000 sostenitori. Una volta raggiunta quota 100.000, i deputati dovranno indire un referendum.

La gente a quel punto, come riporta Post Finance, avra' il diritto di rispondere a tre quesiti, che non piaceranno affatto al cartello delle banche:

1) mantenere d'ora in poi l'oro (fisicamente, si parla di lingotti) in Svizzera, ovvero procedere al rimpatrio.

2) Prevenire e vietare che la Banza nazionale venda una somma superiore alle riserve aure a disposizione

3) Che una percentuale minima del 20% degli asset in possesso della SNB sia costituita da lingotti d'oro conservati in Svizzera.

Quanto alla quantita' potenziale di oro da rimpatriare, si parla di 1.040 tonnellate.

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1487594/alert/adesso-e-la-svizzera-che-vuole-il-suo-oro-indietro.aspx

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