- Il pensiero (o intelletto)
- Il sentimento (o le emozioni)
- La funzione istintiva (tutto il lavoro interno dell'organismo)
- La funzione motrice (tutto il lavoro esterno dell'organismo, il movimento nello spazio ecc.)
- Il sesso (funzione dei due principi maschio e femmina , in tutte le loro manifestazioni.
Nell'antica letteratura religiosa e filosofica di differenti popoli, si riscontrano molteplici allusioni agli stati superiori di coscienza e alle funzioni superiori. La comprensione di queste allusioni è resa ancor più difficile dal fatto che noi non siamo in grado di fare distinzione fra gli stati superiori di coscienza. Ciò che si chiama samadhi o stato di estasi o illuminazione, oppure nelle opere più recenti, 'coscienza cosmica', può riferirsi a volte a delle esperienze di coscienza di sé, altre volte a delle esperienze di coscienza obiettiva. E per quanto ciò possa sembrare strano, il materiale a nostra disposizione, per avere un'idea del più alto di questi stati, la coscienza obiettiva, è più ricco di quello relativo allo stato intermedio, la coscienza di sé, benché il primo stato non si possa avere che dopo il secondo.
Lo studio di sé deve cominciare dallo studio delle prime quattro funzioni: intellettale, emozionale, istintiva e motrice. La funzione sessuale può essere studiata solo molto più tardi, dopo che queste quattro funzioni siano state sufficientemente comprese.
Contrariamente a quanto affermano le teorie moderne, la funzione sessuale viene in realtà dopo le altre, cioè nella vita essa appare più tardi, dopo che le prime quattro funzioni si sono pienamente manifestate, ed è da esse condizionata. Di conseguenza lo studio della funzione sessuale può essere utile soltanto quando le prime quattro sono interamente conosciute in tutte le loro manifestazioni. Al tempo stesso, bisogna capire che qualsiasi irregolarità seria o anormalità nella funzione sessuale rende impossibile lo sviluppo di sé e persino lo studio di sé.
Cerchiamo ora di comprendere le prime quattro funzioni.
Suppongo che sia chiaro per voi che cosa intendo per 'funzione intellettuale' o 'funzione del pensiero'. Tutti i processi mentali vi sono compresi: percezione delle impressioni, formazione di rappresentazioni e di concetti, ragionamento, comparazione, affermazione, negazione, formazione di parole, di discorsi, immaginazione e così via.
La seconda funzione è il sentimento, ovvero le emozioni: gioia, dispiacere, paura, sorpresa, ecc. Anche se siete certi di comprendere chiaramente come e in che cosa le emozioni differiscano dai pensieri, vi consiglierei di rivedere tutte le vostre idee in proposito. Nel nostro modo abituale di vedere e di parlare, noi confondiamo pensieri e sentimenti. Ma per cominciare lo studio di se stessi è necessario stabilire chiaramente la loro differenza.
Le due funzioni seguenti, istintiva e motrice, richiederanno più tempo, per essere comprese, poiché nessun sistema della psicologia ordinaria le distingue e descrive in modo esatto.
Le parole 'istinto', 'istintivo' sono generalmente usate in senso sbagliato e molto spesso senza alcun senso. In particolare si attribuiscono all'istinto delle manifestazioni esteriori che sono in reltà inerenti alla funzione motrice, e talvolta a quella emozionale.
La funzione istintiva, nell'uomo, comprende a sua volta quattro specie di funzioni:
- Tutto il lavoro interno dell'organismo, tutta la fisiologia, per così dire; la digestione e l'assimilazione del cibo, la respirazione, la circolazione del sangue, tutto il lavoro degli organi interni, la costruzione di nuove cellule, l'eliminazione dei residui, il lavoro delle ghiandole a secrezione interna e così via.
- I cosiddetti 'cinque sensi', la vista, l'udito, l'odorato, il gusto, il tatto e tutti gli altri, come il senso del peso, della temperatura, della secchezza e dell'umidità, ecc..., vale a dire tutte le sensazioni indifferenti, sensazioni che, di per sé, non sono né gradevoli, né sgradevoli.
- Tutte le emozioni fisiche; cioè tutte le sensazioni fisiche che sono gradevoli o sgradevoli; ogni genere di dolori o di sensazioni sgradevoli, come ad esempio un sapore o un odore sgradevole, e ogni genere di piacere fisico, come i sapori e gli odori gradevoli, e così via.
- Tutti i riflessi, anche i più complicati, come il riso e lo sbadiglio; ogni genere di memoria fisica, come la memoria del gusto, dell'odore, del dolore che sono in realtà dei riflessi interni.
La differenza tra la funzione istintiva e la funzione motrice è molto chiara e facile da comprendere; è sufficiente ricordarsi che tutte le funzioni istintive, nessuna esclusa, sono innate e non è necessario impararle per potersene servire; mentre nessuna delle funzioni motrici è innata, e occorre acquisirle tutte, così come il bambino impara a camminare, e come si impara a scrivere e a disegnare.
Oltre a queste funzioni motrici normali, esistono ancora delle strane funzioni di movimento che rappresentano il lavoro inutile della macchina umana, lavoro non previsto dalla natura, ma che occupa un gran posto nella vita dell'uomo e consuma una grande quantità di energia. Esse sono: il fantasticare, il parlare con se stessi, il parlare per parlare, e in genere tutte le manifestazioni che sono incontrollate e incontrollabili.
Le quattro funzioni, intellettuale, emozionale, istintiva e motrice, devono innanzitutto essere comprese in ogni loro manifestazione, poi bisogna osservarle in se stessi.
Questa osservazione di sé, che deve essere effettuata in base ad elementi giusti, con una comprensione preliminare degli stati di coscienza e delle diverse funzioni, costituisce la base dello studio di sé, cioè l'inizio della psicologia.
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